mercoledì 26 marzo 2008

Da colonia a... colonizzatrice

La transazione era nell'aria già da tempo, ma quelle che fino a poco tempo fa erano soltanto voci e illazioni si sono trasformate in fatti concreti:la vendita di Ford dei marchi di lusso inglesi Jaguar and Land Rover all’indiana Tata Motors per 2,3 miliardi di dollari è, ora, un dato di fatto ed è destinata a mutare gli equilibri del mercato mondiale dell’auto.





Questa transazione è destinata a segnare in modo marcato la storia del mercato automobilistico: mai era accaduto che due blasoni quali Jaguar e Land Rover passassero, nel giro di pochi anni, da uno stato di autonomia gestionale totale, nelle mani della General Motors per poi essere cedute, in uno condizione di crisi evidente quale quello in cui GM si trova a tutt'oggi, all'emergente costruttore indiano di autovetture.


Naturalmente le continue cessioni e acquisizioni dei marchi automobilistici stanno creando non poca confusione tra il pubblico.

Ecco uno schema che illustra legami, proprietà e partnership del mondo dell'auto:


Questo esempio tangibile della potenza dei Paesi emergenti in campo economico e industriale deve farci riflettere: Europa e America avrebbero dovuto guardarsi le spalle già da tempo, quando Giappone e Corea si affacciavano timidamente sui mercati mondiali, riscuotendo alla lunga numerosi consensi e facendo passi da gigante.












lunedì 17 marzo 2008

Non ci siamo già visti ??

Ultimamente si è tanto parlato dell'entrata in commercio delle auto cinesi, nuova frontiera dell'industria automobilistica mondiale di qui a vent'anni circa (almeno così si crede).

Tra i tanti temi toccati (qualità, sicurezza, prezzi, ecc...) uno in particolar modo è stato più volte preso in esame: la linea.
In effetti molte auto cinesi hanno ripreso di tutto punto i disegni di automobili europee (e non solo) per fare un semplicissimo "copia e incolla": ne hanno fatto le spese Panda, Aygo, X5, Matiz,Smart, Rav4, CLK e chi più ne ha più ne metta!
Dire che si parli di pura somiglianza è davvero riduttivo: le auto in questione sono identiche in tutto e pertutto, a volte persino nei nomi oppure nel logo!

Questo articolo,però, non vuole essere un monito per i costruttori del Sol Levante bensì per i più blasonati produttori automobilistici che (spesso) fanno lo stesso "sporco" lavoro, anche se in maniera meno plateale.

Ecco qui riportati degli esempi lampanti:





Tata Indigo e Fiat Palio Week-end








Il più recente modello X-Type della Jaguar con l'ormai "pensionata" Volvo V40








Opel Vectra e Toyota Avensis










Kia Cee'd SW ha
la coda che rappresenta un vero e proprio collage di auto: fanali verticali stile Volvo , montante posteriore e terzo vetro come la Peugeot 406 SW















Il diesegno dei fanali



















sabato 15 marzo 2008

Arriva la nuova Ford Fiesta... con tanta "Verve"

Nonostante una linea fuori dai parametri standard e contenuti avveniristici, la nuova Fiesta continuerà a chiamarsi così.
Mutare il nome sembrava una mossa azzardata ma certamente non sbagliata visti i precedenti (proprio 10 anni fa la Focus prendeva il posto della media a tre volumi Escort, anticipando idee e concetti ora piuttosto comuni nel “segmento C”).

Assodato il nome epocale della piccola tedesca, passiamo a parlare di linea e contenuti: la carrozzeria non si è distaccata molto dal prototipo “Verve”, mantenendo una linea personale e di carattere.



Il pianale è lo stesso della nuova Mazda 2 così come i motori al momento del lancio: un 1200 da 80 CV e un 1400 da 91 CV (in seguito ci sarà il 1600 16V a fasatura variabile da 115 CV), mentre la gamma dei turbodiesel common rail sarà composta dal 1400 da 68 CV e dal 1600 da 90 CV, anche con filtro antiparticolato.

Unica nota negativa il “popolare” 1.4 diesel: mantenere lo stesso propulsore senza aver apportato qualche accorgimento (dovuto) lascia perplessi: già sull’attuale Fiesta non si era certo rivelato un fulmine, chissà cosa pensare sulla futura Fiesta (più grande e, di conseguenza, più pesante)!?

venerdì 14 marzo 2008

Alfa Romeo...da Junior a Mi.To

Dopo retroscena e svariate ipotesi di nomi finalmente è stata presentata la nuova "piccola" di casa Alfa: si chiamerà Mi.To e andrà a dar battaglia a blasoni d'auto della stessa categoria, come ad esempio la Mini.

Cade, dunque, l'idea forse più allettante (ma meno originale) che la neonata del biscione possa chiamarsi Junior, memore della coupè che Alfa lanciò negli anni sessanta.



Le foto ufficiali non tradiscono certamente la tradizione Alfa Romeo: carattere deciso, linea sportiva, la classica calandra a tre sfoghi che forma una "T" rovesciata e che per molti versi ricorda la fuoriserie 8C Competizione, insomma...un'Alfa in tutto e per tutto.

Il pianale su cui si basa è quello già collaudato dell Fiat Grande Punto: difatti anche le dimensioni sono quasi le stesse (4.06 m di lunghezza) ,ma sotto vesti più dinamiche e sportive: anche guardandola di profilo, con i suoi passaruota sporgenti, finestrini bassi e una linea di cintura abbastanza sostenuta, non si può certo dire che manchi di carattere.

Delude, forse, solo un po' il posteriore per la scelta dei fanali di forma circolare (che ricordano vagamente la Bravo prima serie) contornati da una cromatura che poco si addice ad una quasi coupè.
Nel cofano la Mi.To sfoggerà soltanto motori turbo, sia benzina che diesel, con potenze da 90 a 200CV.

Questa nuova piccola Hatchback si posizionerà sotto la media 147, destinata a breve ad uscire di scena per essere sostituita dalla più fresca 149.


La messa in vendita non avverrà prima di Luglio 2008 con un prezzo di partenza di circa 15000 euro.

mercoledì 12 marzo 2008

Fiat Bravo 1.6 Multijet 16v

Con l'arrivo del sospirato 1.6 Multijet 16 valvole anche la Fiat è riuscita a colamre il gap che ormai da troppi anni perdurava tra le motorizzazioni a gasolio:il 1.3 Multijiet era troppo piccolo per un'auto di "segmento C" e il 1.9 richiedeva costi di gestione troppo elevati.

Ora con la comparsa di questo nuovo e raffinatissimo propulsore anche la Bravo potrà concorrere ad armi pari con le dirette rivali (Citroen C4, Peugeot 308, Ford Focus, Renault Megane, Toyota Auris e Kia Cee'd) che già da tempo offrivano un propulsore "medio" nella loro gamma.

La Fiat dichiara prestazioni elevate pur con una cilindrata ridotta (abbinato alla Bravo la casa torinese dichiara fino a 24Km/l in ciclo misto e una coppia massima superiore del 25% in più rispetto al 1.9 di pari potenza) rispondendo, quindi, alla filosofia del “downsizing” .



Questi risultati così incoraggianti hanno consentito di togliere dalla gamma il propulsore da 1.9 litri da 120 cv utilizzato, d'ora in poi, solo per la versione da 150 cv.

I prezzi partono da 18730 euro per acquistare la versione da 105cv e 19730 euro per quello da 120 cv.

martedì 11 marzo 2008

Fiat 500 protagonista anche sul grande schermo

Chi è convinto che nei film esistano soltanto protagonisti di genere umano è destinato a ricredersi: chi non ricorda le tante Mini sfilare al cinema con "The italian job" , la New Beetle decisamente hippy di Austin Power oppure l'italianissima Alfa Romeo Duetto ne "Il laureato"?
Il tutto senza trascurare le numerosissime serie televisive quali Hazzard, Knight Rider (in Italia veniva mandato in onda col nome di Supercar), Magnum P.I. e via discorrendo che tenevano incollati allo schermo grandi e piccini interessati a vedere più le auto in questione che a seguire la trama delle puntate?!













Ebbene questo format già collaudato si ripeterà con la nuova Fiat 500: è stato annunciato,infatti, che la piccola di casa Fiat "reciterà" nel film d'animazione "Lupin the 3rd Green vs Red".




In realtà il "cinquino"era già apparso nel cartone animato nipponico, alternandosi a mostri sacri dell'auto come Citroen 2cv oppure Mini.

Non ci resta, dunque, che attendere l'arrivo nelle sale cinematografiche del nuovo film di Lupin con la convinzione che la partecipazione della 500 non resterà di certo ignorata e contribuirà notevolmente a pubblicizzare la casa torinesee e,ovviamente, il suo piccolo gioiellino.

lunedì 10 marzo 2008

Nuova Sat Ibiza (Bocanegra concept)

Tra le tante protagoniste attese al salone di Ginevra ovviamente non poteva mancare la nuova Ibiza: esposta allo stand Seat sotto il "falso nome" Bocanegra calza le vesti della futura media spagnola.

Destinata a fronteggiare ad armi pari dirette rivali come Opel Corsa, Fiat Punto, Peugeot 207 & Co. , sfrutterà lo stesso pianale già utilizzato dalla nuova Skoda Fabia e dalla futura VW Polo (la Volkswagen è proprietaria sia della casa spagnola che di quella ceca) mantenedo sempre quel sapore sportivo che la contraddistingue.

L'avvento della nuova Ibiza porterà uno scossone in casa Seat in fatto di linea, finora troppo legata al family-feeling introdotto da Altea,Leon e Toledo .


Il design introduce elementi nuovi e innovativi come un nuovo disegno di calandra e fari per un muso (finalmente) molto più originale che ben si raccorda con una livrea decisa e "muscolosa".
La fiancata è segnata da due profonde nervature agli estremi che si riallacciano rispettivamente con fari e fanali e una coda strutturata quasi fosse una coupè: il tetto è molto arcuato e scende sul lunotto lasciando in vista un evidente quanto sportivo montante.



Le dimensioni si attestano attorno alla media delle rivali: la concept presentata a Ginevra misurava 406 cm.


Al momento del lancio ci sarà anche la versione a cinque porte, più equilibrata e meno "corsaiola" della tre porte, ma comunque dinamica e giovanile.

I motori, sia benzina che diesel, saranno i top della gamma VW (FSI e TDI).


La messa in vendita non avverrà prima dell'autunno 2008.

domenica 9 marzo 2008

Nuova Mini Clubman

A sei anni dal lancio della Mini è arrivato anche il terzo modello: infatti, ad affiancare la "berlinetta" e la cabrio dallo scorso novembre c'è anche la Clubman o più semplicemente la versione giardinetta.

I progettisti BMW sono riusciti laddove si pensava di sfiorare l'impossibile: creare una vettura ancora più originale di quanto già non fosse la Mini.


A rendere singolare e unica nel suo genere la Clubman contribuiscono essenzialmente due elementi: l'asimmetria della portiera posteriore (ce n'è una sola sul lato passeggero che, come se non bastasse, si apre controvento) denominata "Clubdoor" e l'apertura a due ante del vano bagagli (Splitdoor).




Naturalmente anche le dimensioni sono sensibilmente aumentate fino ad arrivare a 3.94 m (24 cm in più) per un passo più lungo di 8 cm a tutto beneficio dei passeggeri posteriori oppure,a seconda delle esigenze, dei bagagli (il baule raggiunge la soglia massima di ben 930 litri!).

Nonostante dimensioni più "importanti" la Clubman non ha perso le proverbiali doti di agilità della tre porte: l'assetto privilegia sempre la sportività al confort e ciò si avverte in particolar modo su pavè e strade dissestate ricalcando perfettamente pregi e difetti tipici del modello.


Al lancio questo modello sarà offerto con tre motori, due a benzina e un diesel:

-il 1.6 della Cooper, che con i suoi 120 cavalli e 160 offre prestazioni di tutto rispetto (0-100 in 9,2 s, 201 km/h) ;
-la Clubman Cooper S: eroga 175 cavalli, e ben 260 Nm tra 1.600 e 5.000 giri con overboost attivato;
-la Cooper D: è il1.6 di produzione PSA da 110 cavalli e 260 con Consumi da record: solo 4,1 litri di gasolio ogni 100 chilometri.

Infine i prezzi: la Cooper S 25.800 euro, Cooper D 22.900 e la Cooper con i suoi 21.400 euro.

sabato 8 marzo 2008

Lancia Delta, il quinto elemento

Presentata al salone di Ginevra lo scorso 4 marzo finalmente ha fatto il suo debutto ufficiale la nuova Lancia Delta.
Con la lontana progenitrice non ha nulla da spartire se non il nome: la nuova, innanzitutto, esibisce linee più classiche rispetto al passato e per certi versi rappresenta una vera e propria novità.

A metà tra una coupè e una station wagon offre un concetto nuovo di berlina:linea equilibrata e armoniosa con un certo gusto per il retrò,un frontale dominato da una grande calandra cromata in puro stile Lancia e un posteriore inedito, con un ampio portellone vetrato che si raccorda dolcemente con la fiancata.






Le dimensioni sono molto più generose (450cm) di quanto ci si possa aspettare da una berlina di "segmento C":nonostante il pianale sia lo stesso condiviso con la Fiat Bravo vanta ben 15 cm in più rispetto alla "cugina" torinese, a tutto vantaggio dell'abitabilità (il passo è di 270 cm).




Conservando le qualità indiscutibili della Casa madre, ossia grande lusso e confort di prim'ordine, la Delta vanterà un'abitabilità fuori dal comune per il segmento in cui si va a piazzare: divano posteriore scorrevole e reclinabile sono solo alcune delle molte chiccherie che la media Lancia intende sfoggiare.


La nuova Delta va, dunque, a colmare il vuoto lasciato dalla Lybra e si inserisce tra l'ammiraglia Thesis e la monovolume Musa portando a cinque i modelli della casa italiana,in attesa (si spera) di vedere alla luce il prototipo Fulvia.

Infine i motori: la Delta sarà la prima auto del gruppo Fiat a montare il 1.9 turbodiesel a doppio stadio (per intenderci il Ttid della Saab 9-3) da ben 190 cv.
I propulsori,benzina e turbodiesel, saranno tutti sovralimentati e rispetteranno le normative Euro 5.

venerdì 7 marzo 2008

Daihatsu Trevis: piccola sì, ma con stile.

In un mercato in continuo fermento come quello automobilistico è indiscutibile come il segmento delle citycar faccia la parte del leone: piccole, maneggevoli, facili da parcheggiare e con costi di gestione ridotti hanno le qualità giuste per districarsi a dovere nella giungla infernale del traffico cittadino.
Se, però, esaminiamo più a fondo le auto di questo segmento noteremo come i continui restyling e gli interventi stilistici hanno portato alla lunga a questo risultato: quelle che una volta erano delle citycar a tutti gli effetti ora sono diventate delle "goffe" cittadine.
La Mini che una volta era davvero mini ora è un mostro della strada che sfiora quasi i 4 metri di lunghezza, odia essere maltrattata e ha consumi ben lontani da quelli che ci si aspetterebbero da una "cittadina",per non parlare poi del prezzo....(lo stesso dicasi per Fiat 500 & Co.) !

Da questa visione un po' distorta del prototipo di citycar sembra essersi distaccata la Daihatsu, casa automobilistica giapponese del gruppo Toyota , la quale ha messo sul mercato una "piccina di elite":Trevis.

A primo impatto colpisce per la linea simpatica ma allo stesso tempo elegante; la grande calandra anteriore e i fari rotondi non mascherano certamente alcune somiglianze estetiche con la vecchia Mini:oltre al muso altri elementi che riportano alla mente la piccola inglese sono il parabrezza spiovente e il tetto piatto che si riallaccia ai montanti con una leggera bombatura.

Lunga appena 341 cm ha dimensioni esterne ridotte ma offre un notevole spazio interno,sia davanti che dietro grazie al passo di 2,375m; l'accesso è ulteriormente facilitato dalle portiere che hanno un raggio di apertura di ben 90° !
Gli interni sono sobri e senza stravaganze,ma con materiali e assemblaggi di buona qualita (vedi volante in pelle Momo); il cruscotto è elegante e di aspetto moderno con i comandi disposti in maniera corretta.

Il bagagliaio non vanta dimensioni da wagon ma ha un'apertura ampia e una soglia più che ragionevole.

La gamma dei motori si limita ad un solo propulsore: un mille benzina a 3 cilindri in linea a 12 valvole piuttosto brillante.
La potenza massima è di 58 cavalli.
Competitivi i consumi: appena 4,8 litri per 100 chilometri a ciclo misto con il cambio manuale che diventano 5,9 con quello automatico.

Infine il prezzo:la proposta rivoluzionaria di Daihatsu è proprio l’offerta della trasmissione automatica allo stesso prezzo di quella manuale: 11.300 euro.





Una Tata per gli indiani

La Tata Nano è una piccola monovolume di produzione indiana,lunga appena 3.10 m, progettata con l'idea di motorizzare le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo:basteranno,infatti, 100000 rupie (pari a circa 1700 euro) per aquistare quella che per ora è l'auto più economica del mercato.




Naturalmente il prezzo così vantaggioso fa passare in second'ordine l'assenza di optional ormai fondamentali su qualsiasi auto: bisogna,infatti, rinunciare ad accessori quali ABS, ESP, clima, servosterzo, airbags ecc... .

Anche il propulsore rispecchia l'animo dell'auto: è un semplicissimo bicilindrico di soli 624 cc che dispone di appena 33 cv montato dietro per sposare la soluzione più economica,in quanto anche la trazione è posteriore.


La sorpresa è che la NANO è fatta di fogli di metallo tradizionale e non di plastica come molti analisti avevano ipotizzato.L’abitacolo può ospitare comodamente una famiglia di quattro persone e a grazie al design minimalista di sedili e plancia lo spazio per la gambe e abbondante sia davanti che dietro.


I dati dichiarati dal costruttore sembrano essere abbastanza ottimistici (105Km/h e un consumo medio di 20Km/l in ciclo extraurbano.


GLI ALTRI MODELLI LOW-COST

Almeno per ora la Nano verrà commercializzata esclusivamente in India e, solamente più in là, nei Paesi mediorientali in via di sviluppo.

I modelli low-cost più noti al vecchio continente che potrebbero (almeno in un futuro prossimo) fronteggiare la rivale indiana sono :


  • FIAT 600


  • Dacia Logan


  • Chevrolet Matiz

Questi modelli a buon mercato hanno, però, riscontrato uno scarso interesse del pubblico (nel 2007 hanno occupato solo l'1,2% delle vendite totali). Questo perchè oltre ad essere auto di vecchia concezione,scarne nell'equipaggiamento e con una sicurezza attiva e passiva di scarso livello, sono destinate ad affrontare in primis il mercato dell'usato,che allo stesso prezzo offrono automobili più moderne ,confortevoli e piacevoli.

Fiat 500 Abarth...nel segno dello scorpione

Dopo mesi di indiscrezioni,foto "rubate" e congetture ,finalmente è arrivata:la gamma della nuova Fiat 500 si amplia con la tanto attesa Abarth.
La versione "cattiva" del piccolo cinquino rispolvera dopo molti anni le vesti del mitico scorpione,protagonista assoluto fino a qualche anno fa di rally e campionati monomarca.

Esteticamente la nuova Fiat 500 Abarth si caratterizza per una spiccata personalità unita a soluzioni tecniche e stilistiche di prim'ordine:risaltano subito agli occhi specchietti rosso corsa,un nuovo paraurti con una "bocca" più grande di quello originale in cui risiedono una grande presa d’aria, completata da fendinebbia e sfoghi laterali,e minigonne laterali più pronunciate.
Il posteriore è dominato da un grande estrattore d’aria che integra due terminali di scarico e da uno spoiler più marcato posto sulla cima del lunotto.

Il nuovo modello della casa torinese sarà commercializzato dal prossimo luglio presso la rete Abarth; sarà equipaggiata con un motore Fire 1.4 16v benzina Turbo che eroga una potenza massima di 135 CV (99 Kw) a 5.500 rpm e una coppia massima di 206 Nm a 3.000 rpm in modalità “Sport” (invece, in modalità “Normal”, la coppia si riduce a 180 Nm a 2.500 rpm).
Essendo un propulsore sovralimentato, la nuova vettura Abarth rispetta già le future normative Euro 5 (in vigore dalla seconda metà del 2009).