In un mercato in continuo fermento come quello automobilistico è indiscutibile come il segmento delle citycar faccia la parte del leone: piccole, maneggevoli, facili da parcheggiare e con costi di gestione ridotti hanno le qualità giuste per districarsi a dovere nella giungla infernale del traffico cittadino.
Se, però, esaminiamo più a fondo le auto di questo segmento noteremo come i continui restyling e gli interventi stilistici hanno portato alla lunga a questo risultato: quelle che una volta erano delle citycar a tutti gli effetti ora sono diventate delle "goffe" cittadine.
La Mini che una volta era davvero mini ora è un mostro della strada che sfiora quasi i 4 metri di lunghezza, odia essere maltrattata e ha consumi ben lontani da quelli che ci si aspetterebbero da una "cittadina",per non parlare poi del prezzo....(lo stesso dicasi per Fiat 500 & C
o.) !
Da questa visione un po' distorta del prototipo di citycar sembra essersi distaccata la Daihatsu, casa automobilistica giapponese del gruppo Toyota , la quale ha messo sul mercato una "piccina di elite":
Trevis.
A primo impatto colpisce per la linea simpatica ma allo stesso tempo elegante; la grande calandra anteriore e i fari rotondi non mascherano certamente alcune somiglianze estetiche con la vecchia Mini:oltre al muso altri elementi che riportano alla mente la piccola inglese sono il parabrezza spiovente e il tetto piatto che si riallaccia ai montanti con una leggera bombatura.
Lunga appena
341 cm ha dimensioni esterne ridotte ma offre un notevole spazio interno,sia davanti che dietro grazie al passo di 2,375m; l'accesso è ulteriormente facilitato dalle portiere che hanno un raggio di apertura di ben 90° !
Gli interni sono sobri e senza stravaganze,ma con materiali e assemblaggi di buona qualita (vedi
volante in pelle Momo); il cruscotto è elegante e di aspetto moderno con i comandi disposti in maniera corretta.
Il bagagliaio non vanta dimensioni da wagon ma ha un'apertura ampia e una soglia più che ragionevole.
La gamma dei motori si limita ad
un solo propulsore: un mille benzina a 3 cilindri in linea a 12 valvole piuttosto brillante.
La potenza massima è di 58 cavalli.
Competitivi i consumi: appena 4,8 litri per 100 chilometri a ciclo misto con il cambio manuale che diventano 5,9 con quello automatico.
Infine il prezzo:la proposta rivoluzionaria di Daihatsu è proprio l’offerta della
trasmissione automatica allo stesso prezzo di quella manuale:
11.300 euro.